Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 9 febbraio 2016

Il Grande Sonno - la recensione (Pick A Card-Cer #54)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione del IL GRANDE SONNO.


Trama:
Philip Marlowe, ex poliziotto e investigatore privato di Los Angeles, viene convocato dal vecchio milionario Sternwood per indagare sul ricatto subito dalla figlia minore Carmen. La sorella maggiore, Vivian, è invece più interessata a sapere che fine abbia fatto Sean Regan: ex membro dell'Ira ed ex contrabbandiere assunto da Sternwood per risolvere i problemi creati dalle due figlie. Nel giro di poche ore, Marlowe trova Carmen in compagnia del cadavere del ricattatore, mentre qualcuno elimina l'autista degli Sternwood. L'investigatore comincia da qui le sue indagini, che lo porteranno a scoperchiare una storia di gangster, gioco d'azzardo e omicidi. 

Il mio Parere:
A volte è veramente difficile essere obiettivi, ma dove sta scritto che bisogna sempre esserlo? Se ci sono alcune cose che ci han fatto prender tipo benissimo, è giusto lasciarsi trasportare dall'entusiasmo. E poi, anche se veramente si riesce ad esserlo proprio tutte tutte le volte, ci sono alcune cose di cui si parla che non sono aperte a nessun'altro tipo di commento o interpretazione. A buon intenditor, poche parole...e a bel film, pochi commenti. Il Grande Sonno è indubbiamente un gran bel lungometraggio che ha veramente tanti pregi, primi fra tutti, quello di esser recitato e girato in una maniera talmente unica nel suo genere che ha finito per essere una tappa importante per tutti gli appassionati di cinema o per chiunque volesse intraprendere la carriera di attore e regista; senza contare il fatto che il film del regista Howard Hawks con Humphrey Bogart (all'apice della bravura e nella, forse, miglior interpretazione di Philip Marlowe) e una splendida Lauren Bacall rientra in quella cerchia ristretta di adattamenti cinematografici che reggono il confronto con l'originale media da cui sono stati tratti, in questo caso, il libro omonimo di Raymond Chandler. La pellicola del 1946, pur essendo sconosciuta ai più a causa della sua natura di opera oltremodo datata (e per essere un film in bianco e nero, tipologia di film che non molti sono disposti a guardare), è un tassello importante della cinematografia e ancora di più del genere noir, questo grazie sopratutto all'indiscutibile dote di Hawks, capace di lasciar trasparire solo i personaggi e l'azione, forte dell'utilizzo di inquadrature veloci una dopo l'altra con passaggi sapientemente dosati tra vedute oggettive e soggettive; del tutto assenti i tempi morti e le battute inutili, mentre sono limitati all'essenziale i movimenti di macchina (che possono distrarre dall'azione) secondo un uso da manuale delle regole del cinema narrativo classico che volevano "lo spettatore al centro del mondo".

Ma come si è detto prima, questo film non fa solo la storia del cinema, ma anche del genere noir; ne Il Grande Sonno, non dico che ne vengono gettate le basi, ma sicuramente vengono riscritte le principali regole a cui bisogna attenersi per produrre un qualcosa riconducibile al genere noir: un protagonista tosto, solerte, sarcastico e di poche parole; una dark lady irresistibile, vera e autentica femme fatale; una trama intricata, piena di avvenimenti e mai noiosa; avversari infami e criminali pericolosi e incalliti. Impossibile trovare dei difetti a questo grandissimo lungometraggio. Forse gli unici difetti che, impegnandosi, si possono trovare sono due: 1) Di sicuro, per chi si vuole avvicinare al genere, Il Grande Sonno non è di certo il primo film da guardare a causa del secondo difetto; 2) La trama è veramente molto complessa, con numerosi personaggi, ed a una prima lettura risulta quasi incomprensibile (anche perché, per sceneggiarla, vennero fusi due racconti diversi di Chandler, intensificandone l'intreccio). Quindi è probabile che, chi è poco abituato a questo genere o poco abituato a guardare film complicati, possa perdersi o addirittura guardarlo due volte per avere ben chiari gli avvenimenti del lungometraggio.

Conclusioni:
Se siete appassionati di cinema, questo film non può mancare nella vostra videoteca. Fate un favore a voi e ai vostri occhi: non privatevi di un'opera del genere.


- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...