Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

domenica 6 dicembre 2015

Le 20 Curiosità su: Mighty Morphin Power Rangers

Qualcuno di voi mi segue anche su Tumblr? No? Male, perché a volte qualcosa di figo salta fuori anche li. Qualche settimana fa, pubblicai questo post in cui parlavo in modo hypatissimo della nuova serie a fumetti dei Power Rangers. Colto dall'entusiasmo, mi sono detto: "Perché non fare un bel posto sui Power Rangers?". Detto fatto. Ecco 20 cose che forse non sapevate sui Mighty Morphin Power Rangers.



20 - Prima di tutto, rispondiamo ad una domanda semplice. Chi sono i Power Rangers? I Rangers sono l'Americanizzazione dello show televisivo Giapponese Super Sentai, in onda sui tubi catodici di nippolandia dal 1975. Ogni puntata è strutturata nella maniera che tutti conosciamo: il mostro si presenta, squadra in difficoltà, trasformazioni, mazzate, mostro gigante, robot gigante, mazzate, fine e arrivederci alla prossima, ugualissima alla precedente, puntata. L'unica cosa che differenzia una stagione dall'altra, è il tema su cui si basano i poteri e le identità dei vari combattenti, che cambia di stagione in stagione.

19 - Mighty Morphin Power Rangers era la versione stelle e strisce di Kyoryu Sentai Zyuranger, la 16° serie dei Super Sentai datata 1992. 


La Saban, che acquistò i diritti di trasmissione per le emittenti USA per trasmetterla nel 1993, scelse particolarmente quella stagione perché il tema erano i dinosauri e in quegli anni Jurassic Park andava fortissimo e volevano cavalcarne l'onda. 

18 - Ma nonostante arrivarono nel 1993 in America e poi l'anno dopo in Italia, per poter essere sdoganati nel resto del mondo, ci vollero ben sette anni. Prima di essere produttore esecutivo dei Power Rangers, Him Saban era un promotore di concerti, compositore di testi per canzoni e produttore della sezione Kidd Video della NBC. In un viaggio in Giappone scoprì i Super Sentai e volette subito portarli in America e farli vedere a tutto il mondo. Lui e Shuki Levy parlarono e si accordarono per riuscire a portarli sulle televisioni di tutto il mondo. Cercarono per sette anni qualche emittente interessato, ma ma solo nel '93 ne trovarono qualcuno: Margaret Loesch, presidente della Fox Children’s Network. Il resto, è storia.

17 - Amy Jo Johnson, l'attrice che interpretava Kimberly "Pink Ranger" Hart, rischiava di non venir mai scritturata per il ruolo. La Johnson, come tutte le aspiranti attrici che vogliono tentare il colpaccio, si trasferì a Los Angeles e decise di rimanerci per sei mesi: sei mesi, in cui davvero nulla venne fuori, nonostante il suo mastodontico impegno. Sei mesi duri insomma, in cui si scoraggiò ulteriormente dopo che il fidanzato con cui si era trasferita dalla sua città natale la lasciò. Pianificò di tornare a casa quando, proprio qualche sera prima della sua partenza, venne avvicinata da un uomo di nome Walter Rainey, il quale infuse un pò di fiducia alla ragazza. Dopo aver preso qualche lezione di recitazione, venne scritturata per il ruolo con cui divenne famosa. Vedi, a volte, la pazienza?

16 - Come succede a praticamente tutti i telefilm, l'episodio pilota sottoposto alle emittenti televisive è diverso da quello che poi vedrà il pubblico. Il pilota per i network è una "versione demo ed embrionale" del prodotto e serve più che altro per capirne le potenzialità di successo. Ebbene, il pilota per i network di MMPR, come molti, era profondamente diverso da quello che poi si vedrà, sopratutto per quanto riguardava l'attrice che interpretava la Yellow Ranger. Sappiamo che il ruolo definitivo e ufficiale venne affidato alla compitatissima Thuy Trang, deceduta nel 2001 a seguito di un incidente automobilistico, ma in origine venne scritturata tale Audri DuBois, licenziata perché pretendeva più soldi di quanti gliene aspettavano solo perché era molto competente nelle arti marziali. E così, la produzione le diede il ben servito. Se vi interessa vedere come se la cavava


su Youtubbo potete trovare l'originale pilota da vedere in chiaro. 

15 - Per contratto, la Saban era obbligata a seguire l'originale storyline Giapponese: poteva essere detta con un linguaggio diverso o figurare personaggi diversi, ma la storia che raccontava doveva essere la stessa medesima della versione nipponica originale e doveva figurare pure gli stessi, pupazzosi nemici. Così, per aggirare la difficoltà, decisero di giocarsela in questo modo. La Saban prese scene già girate dalla versione originale, in particolare quelle in cui figuravano combattimenti, e intorno a quelle sequenze di lotta c'avrebbe ricostruito sopra la trama, che avrebbero girato ex-novo con gli attori Americani, per poi montare il tutto e presentare un prodotto ibrido. Per questo a volte alcune scene sembravano più scure o con una tonalità di ripresa differente: perché erano prese e ritagliate e montate da un'altra, differente versione. 

14 - Nonostante ciò, una domanda viene spontanea, per coloro che hanno visto la serie: ma se le scene di combattimento erano quelle della versione originale Giapponese, per le altre scene come la mettiamo? Perché se vi ricordate bene, ci sono alcune sequenze in cui i protagonisti lottano contro i mostri di turno pur non essendo in costume. Erano dunque degli stuntman? No, erano proprio loro, e infatti quel tipo di sequenze erano l'eccezione che confermava la regola. Quando erano in corso i casting per i protagonisti del telefilm, la Saban si assicurò che gli attori che avrebbero interpretato Jason e soci fossero in grado anche di fare altro ed eccellere in qualche sport. Amy Jo Johnson e David Yost/Blue Ranger, per esempio, erano dei ginnasti professionisti e Austin St. John/Red Ranger e Jason David Frank/Green Ranger erano dei veri maestri nelle arti marziali: questo, perché non solo volevano risparmiare ancora sul budget, ma perché volevano rendere il tutto più realistico, e se uno sapeva già fare quanto richiesto, non serviva spendere ulteriori soldi per maestri che insegnassero a loro o altre cose simili.


Questo spezzone ne è la prova. Certo la lotta è "finta" ma solo perché i due attori stanno al gioco e ci vanno volutamente piano, ma in verità, le mosse e le mazzate che si tirano sono più che vere. 

13 - E visto che la serie era un continuo gioco al risparmio, la produzione pensa bene di sfruttare alla grande il cast principale e di usare le loro abilità atletiche per fargli fare anche gli stuntman di sé stessi, pur consapevoli che i novizi attori non avevano alcuna esperienza di stunt e che molte scene in sé erano parecchio pericolosissime. Alla luce di ciò, uno può anche pensare: "non approvo, ma capisco che la Saban volesse risparmiare, ma capisco anche gli attori: erano sicuramente pagati un fottio per fare gli stunt". E invece no. Non solo i protagonisti di Mighty Morphin Power Rangers erano sfruttati, ma erano pure sottopagati. Da alcune interviste, Amy Jo Johnson e Austin St. John dichiararono che prendevano qualcosa come 600$ a settimana; per qualcuno, oggi, potrebbe essere una bella cifra...ma per fare un confronto odierno, bisogna considerare che erano gli anni '90, la situazione economica era diversa e in più non c'era l'euro, ma bensì la lira. Oggi il confronto dollaro/euro è più paritario, ma negli anni '90 la lira era decisamente più debole del dollaro; all'epoca, se misurato in euro, il cast principale veniva pagato qualcosa come 200€ a settimana. A fine mese, non fa uno stipendio molto rassicurante o soddisfacente. Austin St. John, l'attore che dava volto e fattezze a Jason Lee Scott/Red Ranger, oltre ad esprimere il suo disappunto e la sua frustrazione al riguardo, disse sempre in un'altra intervista che avrebbe potuto lavorare anche un anno da McDonald's e avrebbero preso tanto quanto era lo stipendio della prima stagione. 

12 - Tutto il cast principale non era contento per la cosa, così si ribellarono e discussero più volte con i vertici per trasformare il loro contratto nella tipologia "union show": ovvero, quello che ha poi legato il cast di protagonisti di Friends, dove tutti erano pagati ugualmente uno sproposito; certo, a differenza di Matthew Perry e gli altri, gli originale Power Rangers non pretendevano di ricevere il milioncino a cucuzza, ma comunque esigevano una paga più umanitaria e meno da schiavismo del 1600. Le lotte continuarono fino alla seconda stagione, ma nulla da fare, i vertici della Saban non cedettero. Così, Austin St. Johns, Thuy Trang e Walter Emanuel Jones/Black Ranger non ci stanno e decidono di levare le tende


ed è per questo che nella serie verranno poi rimpiazzati con Karan Ashley, Johnny Yong Bosch e Steve Cardenas nei rispettivi ruoli di Aisha, Adam e Rocky. Nel telefilm poi viene data una scusa narrativa davvero pernacchievole, ma tant'è. Nel video qui postato ci sono anche gli abbandoni degli altri Rangers, ma di quello se ne parla tra qualche riga. 

11 - E come non parlare almeno in un punto di Zordon, il capoccia dei Power Rangers, viscido come Charles Xavier e irresponsabile come Atena dei Cavalieri Dello Zodiaco? Chissà cheppalle interpretare un personaggio che sta imbottigliato per tutto il tempo e fa gli stessi movimenti per oltre trecento episodi, vero? Poco male, perché tanto le scene di Zordon vennero filmate una volta sola. L'attore che prestò viso e voce al personaggio, David Fielding, rivelò in una intervista che per risparmiare un poco sul budget, decisero di filmare una volta sola tutta i movimenti di Zordon e di riutilizzarli di volta in volta. Dopo il primo episodio, Fielding venne chiamato dalla produzione solo per doppiarne i dialoghi, che ovviamente erano diversi ogni volta. 

10 - Il complesso utilizzato per il Centro di Comando dei Power Rangers esiste davvero.


Gli esterni sono della Brandeis-Bardin Campus situato nella Simi Valley, California, costruita nel 1973 da Sidney Eisenshtat.

9 - Di sicuro, tutti si ricordano la sigla Italiana del telefilm cantata da Marco Destro. 


Chi però si è limitato alla versione Italiana, forse non conosce quella originale Statunitense, che qui di seguito vi si fa sentire:


Figa vera? Se ora vi dicessimo che il testo è stato ispirato dall'Ispettore Gadget? Il compositore del tema, Ron Wasserman, compose la canzone nel giro di due ore basandosi su un suggerimento della produzione: "se puoi" gli dissero "mettici da qualche parte la parola go, perché per l'Ispettore Gadget e la sua frase Go Gadget Go aveva funzionato benissimo". In qualche modo riuscì a farcela e l'idea ebbe l'effetto sperato: la sigla era orecchiabile e aveva un testo semplice da memorizzare immediatamente. 

8 - In due episodi della serie, Bryan "Walter White" Cranston presta la voce per due nemici della squadra in techicolor.


Cranston disse anche al Blue Ranger venne dato il suo stesso cognome in suo onore. Certo, perché Zordon era appassionatissimo di tarocchi, e leggendo le carte e gli astri, sapeva che anni dopo avrebbe fatto scintille in Breaking Bad (#Credici)

7 - Il personaggio di Tommy Oliver/Green Ranger avrebbe dovuto comparire solo in una manciata di episodi e fare proprio delle comparsate disimpegnate, quasi come special guest di lusso. Il fatto è che al pubblico il personaggio, e l'impronta che gli dava l'attore Jason David Frank, piaceva un sacco e quindi decisero di farlo rimanere e farlo diventare un series regular. Il suo ruolo, sopratutto dopo la dipartita dell'originale leader dei Ranger, divenne sempre più importante, fino ad esplodere e diventare il simbolo dei Power Ranger e (secondo molti) il migliore che si sia mai visto. Di fatti, dopo Mighty Morphin, Frank comparirà in molte altre serie, sia come personaggio principale, sia come ospite.

6 - Come detto all'inizio, ogni stagione dei Power Rangers ha protagonisti e poteri legati ad un tema preciso (es: dinosauri, mezzi di trasporto, animali mistici, ninja, samurai, ecc.) diverso. Mighty Morphin Power Rangers ha si dei cambi di roster e dei cambi di poteri nel corso delle sua storia, ma a differenza di altre stagioni è quella che si protrae per più di una e quella che ha sul groppone il maggior numero di episodi. Bodycount: 3 stagioni per 145 episodi. 

5 - Il successo dei Power Rangers grazie alla prima serie fu planetario e inaspettato, tant'è che nel 1995, Saban Entertainment e Toei Company collaborarono per produrre un lungometraggio. 


Mighty Morphin Power Rangers: The Movie, o anche solo Power Rangers: The Movie. Nonostante molti fan cerchino di capire come incastrare il film nella serie, nessuno ha ancora capito che la pellicola non è in continuità: prende semplicemente per buono tutto il resto e ci costruisce sopra una trama a sé stante, che nasce e muore lì. 

4 - Riprendiamo il discorso degli abbandoni dei Ranger originali fatto prima. Spiegato perché Austin e gli altri se ne andarono, come visto nel filmato sopra, ad un certo punto se ne vanno anche Kimberly/Amy Jo e Billy/David Yost. Mentre per la prima c'è alle spalle un motivo molto semplice, per il secondo invece, è un discorso abbastanza spinoso. La Johnson non mollò per questioni di denaro come Austin e gli altri, ma semplicemente perché sentì che era arrivato il momento di fare altro, cercando altri ruoli da interpretare e fare fortuna anche come musicista. Non le andò per nulla male, dato che partecipò in serie come Felicity, The Division, Wildfire e Flashpoint, riuscendo nel mentre a pubblicare anche ben tre album musicali. 


Qui una sua canzone, giusto per farvi capire il genere. 

3 - E arriviamo alla questione di David Yost. Il fu-Billy Cranston se ne andò perché sul set veniva pesantemente preso in giro e insultato per la sua sessualità. Anni dopo la fine della serie fece outing e dichiarò di essere gay e di aver sofferto un cifro per questo nel periodo in cui lavorava nei Power Rangers, perché a quanto pare pochi vedevano di buon occhio la sua diversità, e quindi lo massacravano con nomignoli e scherzi. Il fatto che pure molti colleghi lo sfottessero per essere omosessuale non giovava al suo già fragile carattere, dato che già di suo non accettava il fatto di essere gay e cercava in tutti modi di cambiare ed essere come tutti gli altri. Dopo la fine di Mighty Morphin e l'inizio di Zeo (serie successiva) intorno al 1996 ebbe un pesante esaurimento nervoso che lo costrinse a sottoporsi a molte cure e sedute psichiatriche. Fortunatamente, con molta pazienza, lavoro e cure, Yost riuscirà ad acquistare fiducia ed accettare la sua sessualità. 

2 - La serie venne bannata in Nuova Zelanda, Canada e Malesia perché ritenuta troppo violenta. In Malesia, in particolare, venne vietata perché la serie conteneva la parola "morphin" e si pensava che i bambini potessero confonderla con la parola "morphine", morfina. Se i Power Rangers sono un prodotto violento, allora Via Col Vento è un porno. 

1 - Tommy Oliver, nell'economia della serie, è il Capitan America dei Power Rangers: una indiscussa figura di riferimento. A sua volta però, Tommy si è sempre sentito poco all'altezza del compito di leader indiscusso dei Ranger, guardando con ammirazione e rispetto il suo precedessore: Jason Lee Scott, da lui considerato l'unico vero capoccia dei Rangers. Peccato che nella vita reale, gli attori che interpretavano i due personaggi, non si potevano proprio vedere. Il perché è presto detto.


Prima di essere scritturato per diventare il Green Ranger, Jason David Frank si dilettava con le arti marziali già dall'età di quattro anni (qui sopra un video per vedere). Era così bravo, che già a dodici anni insegnava agli altri ragazzi. Quando venne scritturato per la serie, l'attore aveva appena ventidue anni circa e, come molti in quell'ambiente, aveva tutto da dimostrare e niente da perdere... E forse un po' troppo da dimostrare. Sul set, quando la crew si prendeva una pausa da una ripresa e l'altra, Jason si vantava con molti degli attori protagonista e dei tecnici della serie di quanto era forte e abile nella arti marziali, oltre che ti quante persone avesse ucciso sul ring. Proprio su quell'argomento, Jason David Frank faceva particolare enfasi, manco se fosse Kraven Il Cacciatore che aveva appena seppellito vivo l'Uomo Ragno. Ad Austin St. John, persona di suo riservatissima, già non piacevano gli sbroffi, figuriamoci poi quelli che si vantavano di aver accoppato un sacco di gente duranto uno sporto. Capendo fin da subito che non potevano andare d'accordo, in men che non si dica prese le distanze da lui, preferendo non conoscere l'attore al di fuori dal luogo di lavoro.

Jason però, che era si una prima donna ma non stupido, se ne accorse. Ma invece di risolvere le cose in maniera pacifica o, semplicemente chiedendo spiegazioni, Jason punzecchiava Austin fino a che non ci fu una totale rottura sul nascere. Le cose poi peggiorarono, ovviamente, con la consolidazione dei social. Qui la botta di Frank:


E qui la risposta di St. John:





E con questo è tutto, nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo settimana prossima con altre curiosità. A presto!

- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...