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giovedì 26 novembre 2015

World On Fire - Slash ft. Myles Kennedy and The Conspirator (la recensione)

Appena il sottoscritto fosse riuscito a mettere le mani sul disco, ne avremmo parlato seduta stante. Beh, oggi siamo qui riuniti per parlarne. Si, lo so, è stata un'attesa fin troppo lunga e sofferta, ma finalmente abbiamo finito di aspettare e possiamo discuterne in tutta tranquillità del nuovo album di Slash, Myles Kennedy e soci Conspirators: WORLD ON FIRE.


Il Disco:
Se questo fosse uno di quei blog dove viene imposto un limite di battitura, allora non c'era commento migliore di "squadra che vince non si cambia" per commentare World On Fire, terzo disco solista di Slash e secondo disco realizzato in collaborazione con Myles Kennedy e The Conspirator; ma siccome non lo è, parliamone pure a ruota libera. Per quanto mi riguarda, quando una persona raggiunge la tanto agognata maturazione artistica, possono succedere solo due cose: o ci si ferma li a tempo indeterminato, oppure si va avanti e si continua a creare qualcosa di nuovo; per fare un paragone musicale: o sei i Nickelback, o sei gli Hardcore Superstar, dove i primi non si sono mai discostati da un certo modo di fare canzoni (producendo addirittura brani fin troppo simili tra di loro), e dove i secondi hanno sempre più consolidato la loro immagine di gruppo hard rock anni '80 trapiantato ai nostri tempi (con grandi risultati). Slash rientra a pieno titolo nella seconda categoria, in quella degli artisti che non si sono seduti sugli allori e hanno continuato a comporre, anche se forse molti non saranno disposti ad ammetterlo a causa del suo passato nei Guns N' Roses e della reputazione che si sono fatti, che gli ha fatto guadagnare dell'odio ai priori. Il fu-Saul Hudson aveva già dimostrato una certa crescita con i suoi Slash's Snakepit, il what-if musicale che ci mostrava cosa sarebbe successo se i membri originali dei GNR non avessero scazzato a turno con Axl Rose, ma con World On Fire fa anche di più: consolida la sua dimensione musicale e la rinnova, pur rimanendo fedele a tutti quei tratti distintivi che l'hanno reso Slash.

Chi pensa che il rock sia morto, beh, con questo album non poteva sbagliare così tanto. Non è morto, e non è nemmeno uno zombie rincitrullito: queste diciassette tracce mostrano come il genere abbia ancora qualcosa da dire (e da insegnare) in una società che sembra averlo etichettato come un'astratto cimelio del passato; diciamo subito che l'unico vero difetto del disco è quello di avere troppe tracce, che nel complesso, alcune di loro, possono sembrare decisamente riempitive. Magari un disco da tredici sarebbe stata una scelta migliore, ma questa è solo la spiacevole (?) conseguenza di un sodalizio che è andato ben oltre ogni più rosea aspettativa; la chimica creatasi tra il chitarrista della Sunset Boulevard, il cantante degli Alter Bridge e i The Conspirator ha permesso di creare una vera e autentica bomba hard & heavy come da tempo non si sentiva. Certo, gli artisti sopra citati, che hanno saputo trasformarsi da semplici membri di accompagnamento, ad una vera ed autentica band, hanno dovuto aggiustare un pò il tiro e cercare di abituarsi alle differenze artistico/musicali degli altri; Slash ha dovuto adottare uno stile più elegante e metal, Myles ha dovuto un pò "sporcarsi la gola" e dirottare sul rock, e gli altri hanno fatto quanto dovevano per permettere a questi cambi di coesistere: Kennedy e Slash c'han messo le pedine, i Conspirator la scacchiera, per dirla in soldoni. Ma il risultato è qualcosa di totale: un sound piuttosto moderno, graffiante ed esplosivo, ma con un dolce retrogusto vintage che si rifà ai grandi fasti del genere, Guns sopratutto a giudicare dallo stampo dei ritornelli (e anche per ovvi precedenti).

Conclusioni:
Di certo World On Fire non riscriverà la storia del rock, ma almeno ha messo fine alle tante calunnie che lo volevano morto stecchito. Questo compatto, solido e oltre modo movimentato disco dimostra tutto il contrario. Diciassette tratte che lasceranno molti soddisfatti durante l'ascolto di questo incontro musicale tra rock del passato e del presente.

Tracce:



- Symo

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