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domenica 8 novembre 2015

Le 20 Curiosità su: Dylan Dog (Vol. 1)

Il motivo dell'esistenza di questo post è molto molto semplice: mi ero semplicemente stancato che su Internet si trovassero sempre le solite quattro trivia in croce su Dylan Dog, così ho deciso di avviare una bella ricerchina e trovarne qualcuna di più succulenta. Ed ecco che, dal risultato nella mia ricerca, è nato questo post. Spero vi piaccia!



20 - Il creatore di Dylan Dog (Tiziano Sclavi), in origine, pensò il personaggio in una maniera molto diversa da come lo conosciamo oggi. Dylan avrebbe dovuto essere un investigatore privato di stampo hard-boiled, ricalcato sulle tipiche figure dei romanzi di Raymond Chandler, doveva abitare a New York e non avere nessunissima spalla. L'idea non piacque alla redazione Bonelli, che dopo diverse discussioni, spinse Sclavi ad aggiustare il tiro.

19 - La canzone degli 883 intitolata Ti Sento Vivere è stato ispirato dal numero 74 della collana principale intitolato Il Lungo Addio


Il brano tratta come argomento la difficoltà ad esprimere i propri sentimenti alla persona amata, anche quando gli stessi sono inequivocabili, cavalcando le stesse tematiche della storia a cui si ispira. Il gruppo di Max Pezzali dedicò anche un'altra canzone a Dylan intitolata Il Grande Incubo.


18 - E' noto ai fan del personaggio che Dylan è un inguaribile ruba cuori. Secondo un recente calcolo, l'Old Boy ha avuto (tra clienti, amiche ecc) 196 clienti donna, e con 113 di esse, un rapporto sessuale e una storia di qualche mese. 

17 - L'esclamazione "Giuda Ballerino" è un tributo ad un amico giornalista del suo creatore. Si tratta di Gianluigi Gonano, desunta dall'inglese “Jumpin' Jehoshaphat”

16 -  La postura con la quale si siede per ascoltare, 


(questa qui, per inciso) interessato e scettico, i casi che gli vengono affidati è spesso contorta. Normalmente Dylan è seduto su una sedia con i braccioli, e tiene una gamba appoggiata su un bracciolo, con le mani giunte all'altezza del viso e i gomiti appoggiati l'uno su un bracciolo e l'altro sul ginocchio della gamba opposta. Sembra essere una citazione, o piuttosto una parodia, della postura adottata da Sherlock Holmes.

15 - Il mensile di Dylan Dog è il terzo fumetto più venduto in Italia, dopo Tex e Topolino.

14 - Il personaggio è talmente curato e sfaccettato, che gli autori si sono addirittura preoccupati di spiegare perché Dylan usa sempre gli stessi vestiti. E' un modo di elaborare il lutto della sua ex-moglie, morta durante uno degli attentati dell'IRA a Londra; quando l'Old Boy la incontrò era vestito nel modo che tutti conosciamo, così per rendere onore alla sua memoria, ha riempito il suo armadio di vestiti tutti uguali. La storia è raccontata sui numeri 121 e 200 della testata principale.

13 - A proposito del suo passato: il creatore (Tiziano Sclavi) si è sempre opposto a svelare le origini dei suoi personaggi perché preferisce che un alone di mistero aleggi intorno a loro. Dylan Dog non ha fatto eccezione. Il perché Sclavi abbia scritto delle storie dove spiegavano dove Dylan venisse fuori, è facilmente spiegabile: la Sergio Bonelli Editore (casa editrice che pubblica le sue storie) è stata fortemente sollecitata dai fans che chiedevano a gran voce questa spiegazione; Sclavi però era ancora contrario alle origini di Dylan e, su questo punto di vista, Sclavi la pensava allo stesso modo di Chris Claremont riguardo al raccontare il passato di Wolverine: entrambi, pensavano che il passato del personaggio non dovesse mai essere svelato e usato solo come cilindro da cui tirare fuori, ogni tanto, qualche storia accattivante e aumentare l'interesse del lettore. Così, il tutto fu affidato a Paola Barbato che ne raccontò i retroscena sui numeri 121 e 200. A distanza di molti anni da quelle storie, tutt'ora, Sclavi non è molto soddisfatto di questa scelta di raccontare le origini del personaggio...sopratutto, non gli piace come Xabaras venne poi sviluppato.

12 - La casa di Dylan Dog si trova al numero 7 di Craven Road a Londra. (Craven come il regista di “Nightmare” Wes Craven). Esiste realmente il civico 7 di Craven Road a Londra, attualmente occupato da un ristorante italiano nel cui menu è possibile trovare il panino Dylan Dog. 


11 - Ulteriore omaggio a Sherlock Holmes sta nel fatto che Dylan Dog suona spesso il clarinetto per rilassarsi (Holmes, suonava il violino), eseguendo sempre e solo “Il trillo del diavolo” celebre melodia di Giuseppe Tartini...che ahimè, esegue con scarsi e penosi risultati, dato che non è assolutamente in grado di eseguire correttamente tale melodia, e pure in modo stonato. Se non avete presente il motivetto della canzone:


Eccovi una versione del brano eseguita con il violino.

10 - Il volto e le fattezze dell'assistente di Dylan Dog sono ricalcate sul celebre volto del comico Grucho Marx, dal quale si ispirano anche le sue battute e condivide pure il suo nome. A detta di molti sceneggiatori, Grucho è un personaggio molto difficile da scrivere a causa del repertorio di freddure sempre nuovo e originale che bisogna tirar fuori e non sempre facile da reperire, sopratutto nei primi periodi di pubblicazione (fine anni '80) dove la risorse non erano reperibili su Internet (poichè ancora non era così popolare).


9 - Tutti sanno che il padre di Dylan è Tiziano Sclavi...o almeno, il suo padre "concettuale", che ha curato il suo carattere e la sua psicologia. Quello che molti non sanno è che il padre grafico dell'Indagatore dell'Incubo è stato il disegnatore Claudio Villa (conosciuto sopratutto per essere stato il copertinista della testata principale dal numero 1 fino al 40, per poi essere sostituito da Angelo Stano dal 41 fino ai giorni nostri). Dietro alla sua creazione grafica c'è una storiella divertente: Villa creò il personaggio senza sapere che la direzione Bonelli aveva deciso di farlo Inglese, così disegnò un Dylan con il nasone e le basette da cantante delle Vibrazioni:


Ovviamente, a nessuno piacque (emmenommale), così Sclavi disse: "Tagliamo la testa al toro e facciamolo somigliare a Rupert Everett". Così, Villa si intrufolò in un cinema durante la proiezione di Another Country e cominciò a fare degli schizzi fino ad avere il volto che conosciamo tutti. Da li, tutti i disegnatori che si suggerirono, cercarono di tenere fede alla creazione di Villa.


8 - Il nome di "Dylan Dog" è un nome che Tiziano Sclavi dava a tutte le sue opere in lavorazione, per poi essere cambiati una volta che si era pronti a pubblicare. Nel caso del personaggio medesimo, però, rimase così. 

7 - Il numero 81 della collana principale intitolato Johnny Freak non è solo una delle storie più acclamate del personaggio, ma è anche ispirata ad una storia vera. Il soggettista Mauro Marcheselli lesse sul giornale una notizia che raccontava di questi bambini Bralisiani usati come veri e propri "pezzi di ricambio" per persone che perdevano organi e braccia in seguito ad incidenti. Abbastanza sconvolto dalla cosa, decise di farci una storia sopra (con l'aiuto di Tiziano Sclavi), dove il messaggio principale della storia era che i veri mostri a volte sono le persone, mostri peggiori addirittura di vampiri e licantropi perchè capaci di atti atroci senza nemmeno battere ciglio.

6 - Il fumetto in sé di Dylan Dog è un albo molto diverso dal tipico prodotto Bonelliano che la gente era abituata a vedere. Si trattavano temi che, allora, non si erano mai visti e disegnate scene che in un fumetto forse nessuno si aspettava di vedere, come donne nude, teste mozzate, mostri e violenze di ogni tipo. A causa di questa sua particolarità, Dylan è sempre stato preso con le pinze da Sergio Bonelli poichè aveva paura che un personaggio così diverso traviasse il lettore; come lui, anche la società Italiana dell'epoca (e di adesso) ha ancora paura e discute sull'impatto sociale del personaggio. Basti pensare alla polemica che ha scatenato la storia Mater Morbi di Roberto Recchioni da molti considerato come un numero pro-autanasia, quando invece era semplicemente una storia nata per empatizzare le persone che soffrono per una malattia da cui fanno fatica a guarire.

5 - Un grande fan del personaggio è il cantante Claudio Baglioni. Egli ne è talmente compiaciuto del personaggio, che Baglioni leggeva il fumetto insieme al figlio e lo citò pure in una sua canzone. 


Questa qui sopra. Insieme a Claudio Villa (su suggerimento di Guido Tognetti) fecero una versione a fumetti della sua canzone La Via Dei Colori. I tesi del numero erano solo le parole del testo musicale, accompagnati dalla sceneggiatura. Qui sotto, la potete trovare:


4 - Nei primi anni di vita del personaggio, la Bonelli era curiosa di conoscere questa nuova stirpe di fan che andava sempre di più a formarsi in Italia, i Dylaniati (i fan del personaggio in questione, per l'appunto). Per conoscere i loro gusti e pensieri su questa nuova creatura che creava gioia e scompiglio, venne creato una sorta di appuntamento alla Lucca Comics: il Dylan Dog Horror Fest, dove venivano mostrati e anticipate storie/materiale futuro e opere che ispiravano le storie. 

3 - Il mensile di DYD utilizza la colorazione in bianco e nero, ma (in certe speciali occasioni) si è optato per il colore. Finora, nella collana principale, i numeri che hanno godute della colorazione sono stati: il 100 (La Storia Di Dylan Dog); 121 (Finchè Morti Non Ci Separi); 131 (Quando Cadono Le Stelle); 200 (Il Numero 200); 224 (Sul Filo Dei Ricordi); 241 (Xabaras!); 242 (In Nome Del Padre); 250 (Ascensore Per L'Inferno); 300 (Ritratto Di Famiglia); 337 (Spazio Profondo).

2 - Una particolarità del personaggio che ha sempre affascinato i fan, è che Dylan è soltanto un uomo...e per giunta, debole. Non è un eroe, nè un criminale, nè un antieroe. Non ha poteri particolari e, se c'è una malattia, Dylan di sicuro ce l'ha (è claustrofobico, soffre di vertigini, ha paura dei pipistrelli, soffre spesso di depressione). La cosa che però lascia sempre allibiti sono tutte le volte che se la vede brutta e riesce sempre a cavarsela. Secondo un recente calcolo, l'Indagatore dell'Incubo è stato: ferito 57 volte (di cui 30 lievemente e 27 gravemente); ha 7 cicatrici sul braccio destro, 3 sul braccio sinistro, 8 sulla spalla destra, 3 sul polso destro, 1 sul polso sinistro; una volta è finito in coma perchè uno gli ha tirato un frigorifero in testa, altre volte è morto per poi essere resuscitato (o perchè si trovava in altre dimensioni, dimostrando la sua morte come solo virtuale). 

1 - Per molti, Dylan è un personaggio complesso ma a tratti ambiguo, perchè una cosa che gli sceneggiatori post-Sclavi hanno tentato di riprodurre (per tenere fede alla originale caratterizzazione) è quella di contrapporre i pro e i contro del personaggio, evidenziando così le sue contraddizioni di cui è dotato, essendo un personaggio molto umano. La sua maggior ambiguità è quella di essere afflitto dal complesso di Edipo, infatti Dylan insegue nelle proprie numerose donne l'immagine della madre Morgana e si scontra drammaticamente con l'ombra del padre di Dylan, Xabaras, scisso in due metà che sembrano alludere all'ambivalenza della figura paterna e dei sentimenti di Dylan per il genitore. Gli unici casi dove Dylan proverà sentimenti veramente forti per una donna senza tirare in ballo la madre saranno: Lillie Connely, Bree Daniels, Marina Kimball e Allison Dowell.


Forse è anche per questa sua profonda vena romantica (anche se un pò disturbante) Dylan Dog è, insieme a Strangers In Paradise di Terry Moore, il fumetto più letto dalle ragazze: pubblico da sempre restio a leggere fumetti, rispetto ai maschi, ma fortunatamente le cose sono cambiate già da qualche anno. 



E con questo è tutto, nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo settimana prossima con altre curiosità. A presto!

- Symo

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