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martedì 6 ottobre 2015

Lupin III - Bye Bye Liberty, Scoppia la Crisi!: La recensione (Pick A Card-Cer #15)

Come si era annunciato due Martedì fa, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di BYE BYE LIBERTY: SCOPPIA LA CRISI!


Trama:
Lupin III si ritira dalla professione di ladro dopo aver scoperto che ogni informazione che lo riguarda è presente in ogni computer di tutte le polizie del mondo. Dopo una disastrosa relazione con una donna, che lo lascia praticamente sul lastrico, decide di tornare sui suoi passi e rubare il Super Egg: il diamante più grande del mondo nascosto nella Statua della Libertà di New York; durante lo svolgersi di quest'ennesimo furto, il ladro gentiluomo viene avvicinato da un bambino che vorrebbe assumerlo per trovare l'ideatore del Virus Beta, un potentissimo virus per computer. Contemporaneamente, in questa nuova sfida, dovrà tenere testa all'inossidabile Zenigata la misteriosa organizzazione della Lega Dei Tre Massini, che vuole mettere le mani sul diamante. Ce la farà questa volta?

Il mio Parere:
E' il primo special televisivo di Lupin III, uscito sui tubi catodici giapponesi nel 1989; sui nostri, invece, arriverà con dieci anni di ritardo e sarà trasmesso su Italia Uno nel 1999 (e miracolosamente, senza censure). In Italia è anche conosciuto come: "Lupin III e Il Mago Dei Computers" o come: "Lupin III - Il Virus Beta". Se non sapessimo che Lupin e la sua cricca siano dei personaggi Giapponesi, guardando questo film, saremmo stati pronti ad etichettarli come personaggi di creazione Americana. Proprio così, Bye Bye Liberty: Scoppia La Crisi! (a livello di atmosfera) si discosta moltissimo dalle classiche atmosfere tipiche di Lupin; più che ad un anime Giapponese, qui assistiamo ad una versione animata di un Harry Callahan o di un Die Hard. La trama, lo sviluppo, le battute e tutto il resto sembrano ideati da sceneggiatori e registi Americani piuttosto che Giapponesi...e questo è sia un bene, sia un male. Il bene è ovviamente perchè la produzione riesce nella gradita impresa di calarsi al 100% nell'ottica della location, costruendo una storia di stampo USA poichè ambientata in una delle più famose città d'America e del mondo; personaggi come, ad esempio, Jigen sembrano pesci che hanno ritrovato la loro acqua dopo essere stati fuori per troppo tempo. In sostanza, è successa la stessa cosa che successe durante gli anni '70 con il genere western, quando arrivò Sergio Leone: il nostro insegnò agli Americani come fare il western; qui è successa bene o male la stessa cosa, con l'unica differenza che i Giapponesi non avranno di certo insegnato agli Americani come fare un cartoon dai tratti Callahaniani...ma di certo gli han dato qualche consiglio.

E il male? Il male è che si sono immedesimati fin troppo. Ogni 3x2 Lupin o qualche altro personaggio della storia spara qualche frase da tipico Americano-mangiatore a tradimento di panini del McDonalds, lisciando il pelo alla Statua Della Libertà e continuando ripetere quanto sia bella, che è una donna forte e stronzate simili; in parole povere, i classici commenti che qualsiasi Americano medio avrebbe tirato fuori ogni cinque secondi durante i festeggiamenti del 4 Luglio. E insomma, ci sta che qualche commento sulla Statua venga fatto perchè non solo è il simbolo di una città e di una nazione, ma è anche una gran bella opera d'arte molto famosa e un paio di annotazione ci stava tutte...ma un paio però, non una vagonata di complimenti leccaculo. Questi pedanti commenti avevano la gradita puntualità di una pubblicità di Media Shopping, che saltava fuori ogni volta che succedeva qualcosa di importante durante la proiezione di un film su Italia Uno. Ma a parte questo, non ci sono altri particolari contro a questo film; certo, è fastidioso, poco ma sicuro, ma per il resto l'anime fila liscio come l'olio e sfoggia la sua alta digeribilità Zimil.

Il character design è lo stesso usando ne Il Mistero Delle Carte Di Hemingway e ne presenta le stesse medesime caratteristiche: stile datato e che ricorda molto quello de La Pietra Della Saggezza, che su una produzione anni '90 si presenta abbastanza retrò; questo stile non piace ai più, ma al sottoscritto non dispiace (anche se ai personaggi fan troppo le orecchie a sventola). Mix di adrenalina e humor molto riuscito, forse uno dei più riusciti, presentato uno special tv molto di ricco e incapace di annoiare lo spettatore o fargli venire il sospetto che forse stia sprecando preziosi minuti della sua vita...tutt'altro! Lo fa ben felice di aver spesi per questo special tv, sopratutto per dei colpi di scena finali su certi personaggio che regalo la classica espressione da ebete spiazzato che solo Monkey Punch sapeva regalare; certo, forse sul finale si esagera un pò, ma è Lupin, verso la fine tende sempre a sparare un pò grosso alzando il tiro su robe da fantascienza et simila (anche se, nulla di tutto ciò rovina la gran visione di Bye Bye Liberty: Scoppia La Crisi!). Le caratterizzazioni dei personaggi sono poi tra le più fedeli in circolazioni, una nota particolare di merito va a Zenigata (in una versione davvero tenace e inarrestabile), al villain di turno (a cui è legata la scena madre del film) e un pò in negativo a Lupin (che è fin troppo stupido a sto giro). 

Conclusioni:
Primo Special TV a metà tra i toni della seconda serie dalla giacca rossa e quelli della giacca rosa della terza. Non ci si annoia mai e, ogni componente dei protagonisti noti, ha il suo spazio e non esistono dubbi riguardo all'ottima riuscita di questo special. Qualcuno di voi avrà forse da ridire sullo stile di disegno, ma ne abbiamo viste di peggiori!


- Symo

1 commento:

  1. Beh, Jigen si ritrova come "il pesce nell'acqua" in Usa perché lui è americano 😉
    Da ricordare l'esilarante momento di Goemon sul treno con la mamma del bimbo

    RispondiElimina

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