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lunedì 5 settembre 2016

Le Fine dei Fantastici Quattro

In Italia è roba nuovissima, ma in America ormai è una certezza a cui ci si è già abituati da un bel pò: Secret Wars 2015 è stata l’ultima storia in cui i Fantastici Quattro figurano come gruppo in un albo Marvel. Alla luce di ciò, vorrei dire che “la giornata inizia male”, ma in verità non è così. Dopo che anche in Italia è arrivato il rilancio editoriale dell'All-New, All-Different Marvel e anche la testata Italiana del Quartetto ha chiuso i battenti, è il caso di dire quattro paroline al riguardo e spiegare (almeno, secondo il mio personalissimo punto di vista) perché tutto ciò non è una brutta cosa.


Certo, è un dispiacere non avere più in Fantastici Quattro in sé come squadra. Però ecco una domanda con cui vorrei farvi riflettere: è meglio avere i Fantastici Quattro protagonisti di storie fiacche, mediocri e senza gli originali spunti che gli hanno sempre contraddistinti, oppure tenerli un attimo in stand by attendendo qualcuno che resusciti la serie con le idee giuste ed accattivanti, così da riprendere in pompa magna? Onestamente, preferisco la seconda. Vi faccio capire il mio punto di vista con un esempio, forse estremo, ma è l'unico che mi viene in mente.

Il discorso è lo stesso dall'eutanasia: è giusto chiamarla vita se non puoi viverla? Cazzo no, assolutamente no. Avere una vita e non poterla vivere al massimo ed essere costretto a pesanti limitazioni che fanno soffrire te e gli altri che ti stanno attorno, non è vita: è essere un non morto e non avere il coraggio di ammetterlo. Se hai una cosa, qualsiasi cosa, la devi usare e sfruttare al massimo, sennò che senso ha tenerla tanto per? Ecco, il discorso è lo stesso.


I personaggi inventati, come molte altre cose, sono soggetti a mode e tendenze, e la seconda metà degli anni 2010 non sono gli anni dei Fantastici Quattro, nonostante la Marvel abbia provato più e più volte a riproporli con iniziative, rilanci editoriali e scrittori piuttosto famosi al timone delle loro storie. Il risultato è stato scostante, altalenante e non sempre equilibrato. La loro crisi ha cominciato ad intravedersi nel post-Mark Waid, dove in successione alla sua splendida run, abbiamo avuto le godibili (ma non eccezionali) run di J. Michael Straczynski e Dwayne McDuffie, le quali hanno affossato un pò la qualità; del resto è sempre così, dopo storie incisive: o alzi la posta in gioco, o irrimediabilmente si assiste ad un calo. 

Quel calo la Marvel lo vede e cerca di curarlo, tentando di risanarlo con una superstar come Mark Millar, finendo col confezionare una run inaspettatamente mediocre. Con l'arrivo di Jonathan Hickman le cose sono andate di gran lunga meglio e lo sceneggiatore di Secret Wars 2015 finisce per regalare al pubblico una delle migliori gestioni del Quartetto, entrando nella rosa degli autori migliori dei Fantastici Quattro. Purtroppo il suo successore, Matt Fraction (anche perché in rotta di collisione con la Marvel stessa) non si dimostra all'altezza dell'eredità lasciata dal suo predecessore. James Robinson, successore di Fraction, al contrario, se la giostra benissimo e anche lui finisce per darci una gestione degli F4 davvero accattivante e ricca di spunti dall'enorme potenziale. 

Purtroppo è arrivato troppo tardi, quando ormai il pubblico ha perso interesse verso gli F4: un pò perché forse annoiati da certe interpretazioni, un pò perché non volevano vedere l'estrema unzione di un gruppo che è rimasto sulla cresta dell'onda per gran parte della sua esistenza. Il film, poi, quel film diretto da Josh Trash Josh Trank, quello che questo blog si è categoricamente rifiutato di recensire... Beh non ha aiutato e ha dato il colpo di grazie e fatto capire che la First Family dei comics ha bisogno di una pausa dopo 55 anni di Onoratissima carriera, lasciando le luci della ribalta a personaggi magari vissuti alla loro ombra (come gli Inumani) che scalpitano per dire la loro. 

E’ triste, è deprimente, amareggiante, perché personaggi che possiamo quasi considerare come dei vicini di casa, non li vedremo per un bel pò. Ma non è la fine. I membri degli FQ ci sono ancora e sono tutti in salute, solo che faranno cose diverse e cercheranno di trovare il loro posto nel Marvel Universe senza essere direttamente legati gli uni agli altri. 


La Torcia Umana aka Johnny Storm sarà il migliore in quello che fa, anche se quello che fa non è piacevole: il cascamorto-sciupafemmine con Medusa, che si bomberà a manetta senza pensare al domani militando negli Inumani.


Anche se dovrebbe pensarci un poco al suo domani. Certa gente non ha bisogno di parole per mostrare emozioni come gelosia e disappunto. Bastano semplici e piccoli gesti. PS: Ah, sarà pure impegnato nei Vendicatori come membro della Avengers Unity Squad. 


La Cosa aka Ben Grimm se ne starà nello spazio a scarrozzare a destra e manca i Guardiani Della Galassia, oltre che ad imparare agli alieni che da qualche parte è tempo di distruzione, quindi diamoci una mossa e recuperiamo. Sopratutto quando si tratta di sviluppi rivoltanti usciti da un bozzetto scartato di Akira Toriyama come quello qui sopra.


La Donna Invisibile aka Susan Storm e Mr. Fantastic aka Reed Richards ricopriranno per un bel pò di tempo il mestiere più difficile del multiverso: la mamma e il papà, portando a spasso i figli e i ragazzi della Fondazione Futuro in giro per l'universo col fine di ripopolarlo. 


Insomma, come avete visto, militeranno in gruppi diversi e faranno altre cose, ma ci sono ancora. Il fatto che non ci sarà il mensile "Fantastic Four" non è necessariamente e strettamente sinonimo di tragedia, anzi, visto come andavano le cose, non potrà che portargli frizzante freschezza. Abbiate fede!

Per il momento, grazie di tutto. Buona vacanza!

- Symo

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