Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 22 settembre 2015

Lupin III - Le Profezie di Nostradamus: la recensione (Pick A Card-Cer #8)

Come si era annunciato stamattina, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di LE PROFEZIE DI NOSTRADAMUS.


Trama:
Lupin vuole impadronirsi del libro delle Profezie del grande Nostradamus, che vale 50.000.000$. Per riuscirci, però, dovrà confrontarsi coi seguaci di una setta segreta e con il proprietario del libro, il miliardario Douglas, che lo tiene nascosto in una cassaforte apparentemente inespugnabile

Il mio Parere:
Quarto lungometraggio d'animazione dedicato a Lupin e fatto uscire ai cinematografò Giapponesi nel 1995; da noi arriverà in Italia nel 1999 e sarà trasmesso direttamente in chiaro su Italia 1 (e ovviamente, con qualche piccola censura, come di loro vizio). Era una Domenica pomeriggio quando lo misero in onda, questo me lo ricordo perché lo vidi in diretta e (di fatti) nel riguardarlo in preda alla scimmia Lupinesca c'era qualche scena che mi suonava di già visto, ma in ogni caso, torniamo a noi. Ahimè, questa rassegna stampa dei film di Lupin continua un pò con un mezzo passo falso, mezzo perché questo film non è completamente un fallimento; se mi è concesso un paragone per farvi capire un pò la situazione, possiamo dire che tutte le storie di Lupin sono un pò come le canzoni dei Nirvana: obiettivamente, Kurt Cobain non era questo grande chitarrista e cantante, aveva per entrambe una tecnica abbastanza discutibile...però, aveva fantasia e quel poco che sapeva fare lo rigirava in più e più modi e gira che ti rigira, ecco che ti saltano fuori un paio di canzoni nuove. Se, mettiamo caso, sapeva fare solo il Sol, il Re e il La, prima le faceva in successione (ed era una canzone); poi faceva Re, La, Sol (e son già due); poi ancora faceva Sol, Re, Re (e arriviamo a tre), poi nel mentre s'imparava pure un bel Mi e ce lo piazzava dentro al repertorio e fan già quattro canzoni. Lupin, bene o male, funziona allo stesso modo: gli schemi con cui si svolgono le sue avventure sono sostanzialmente gli stessi, come anche i suoi risvolti, il punto è che le carte in tavola vengono sempre mischiate ad ogni trama producendo qualcosa di nuovo e aggiungendoci ogni volta qualcosa di inedito...c'è poi anche da dire, che il pezzo forte del franchise è il carisma dei cinque soliti noti (Lupin, Fujiko, Jigen, Goemon e Zenigata) e il modo in cui vivono la situazione. Seguendo questo schema, capita che a volte esca qualcosa di non originalissimo o particolarmente accattivante, anche perchè se riprendiamo l'esempio dell'ex-leader dei Nirvana, il materiale a cui puoi attingere per il tuo repertorio (per quanto tu sia un genio a riordinarlo come vuoi per farci nuove produzioni) rimane sempre e comunque limitato e se non si fa qualcosa per ampliarlo, si rischia di scadere nella ripetitività e nella noia piuttosto in fretta. E dunque? Le Profezie di Nostradamus è un film noioso e ripetitivo? Assolutamente no, però non è comunque molto accattivante, rivelandosi un film mediamente medio.

Altro problema della tecnica sopra descritta è che, dopo un pò, gli schemi cominciano a diventare noti e alla lunga che si segue una produzione alla fine si comincia ad intravedere una certa stagnetà (stagnezzà? stagnitudine? avete capito insomma) di idee, dato che il materiale inedito inserito è quanto basta per differenziarsi dalla massa e ciò rischia (praticamente) di creare continuamente cloni e cloni di se stesso, con qualche irrisoria differenza. Alla fine delle fiera, Lupin - Le Profezie di Nostradamus è proprio questo: una classica produzione Lupiniana che vi farà guardare il film per tutte le cose che vi piacciono, ma che non porterà niente di nuovo al suo mito, trasformando il film in una delle tante avventura che semplicemente esistono, ma che non sono ricordate nè con tanto amore, ma nemmeno con tanto odio. Ottima animazione che si eleva sopra la media, character design come sempre splendido, fondali eccezionali e location vincenti (il film è ambientato metà in Brasile, metà in America e l'altra metà su un isola stile Alcatraz) ma per tutto il resto...meh; la colonna sonora non è niente di nuovo e il comparto audio storico curato da Yuji Ohno ormai vive di rendita utilizzando quanto già disponibile limitandosi solo a riarrangiarlo quanto basta, la trama è buona ma poteva essere sviluppata senz'altro meglio, più che altro perchè sembra un mezzo film di James Bond dove il fantomatico libro di Nostradamus non è nemmeno al centro focale della vicenda (in quello, ci sono più i drammi politici della famiglia Douglas e la loro irritantissima figlia al centro di tutta la storia) e i villain di turno...beh, sono proprio villain di turno, ci mancava solo che qualcuno avesse gridato: "Il film è finito, avanti un altro!". In compenso, la caratterizzazione dei cinque noti è sempre la solita: Jigen è sempre Jigen, Goemon è Goemon, e Lupin e sempre Lupin...pure Zenigata e Fujiko lo sono, ma compaiono abbastanza poco e la loro presenza è giusto per onor di firma.

Conclusioni:
Ci troviamo davanti a un titolo che emerge nella galassia delle produzioni Lupiniane per l'ottima fattura e per la messa in scena complessiva, ma che tutto sommato racconta ben poco di diverso o di realmente nuovo sul nostro beniamino dalla giacca rossa. PS: Tranquilli per il doppiaggio, Roberto Del Giudice presta ancora la voce al ladro gentiluomo, così come tutto il cast di doppiatori è quello che abbiamo imparato ad amare e con cui siamo cresciuti.


- Symo

3 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...