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mercoledì 17 gennaio 2018

I Cavalieri Dello Zodiaco: Il Reboot di Netflix

Circa nell'Agosto del 2017, Netflix annunciò che - in collaborazione con la Toei Animation - la piattaforma streaming avrebbe rilasciato una serie reboot incentrata sui Cavalieri Dello Zodiaco. All'epoca non se ne parlato, perché il materiale ora ancora poco. Dopo cinque mesi, qualche informazione in più è saltata fuori e siccome il duo Netflix/Toei aveva promesso di rilasciare la prima stagione nel 2018 e, siccome siamo in quell'anno, è tempo di parlare dei progetti della serie, del personale che se ne occuperà e mostrare magari qualche bozzetto preparatorio. 


La notizia bomba venne fuori nei primi giorni del mese di Agosto dell'anno scorso, accompagnata da un suggestivo e molto accattivante poster. Questo qui:


Fomentate le masse con questa immagine promozionale - semplice, ma esaltante - nel corso di questi mesi sono state poi snocciolate, piano piano, delle informazioni generali. Quello che si sa finora, è che verrà rilasciata una stagione da 12 episodi completi in stile Netflix: nel senso che pronti via ci saranno tutti gli episodi disponibili da guardare come, quando e quanto si vuole; non si conosce la durata delle singole puntate, ma essendo un cartone animato, non credo che supererà i venti minuti. Sulla trama si è detto che la prima stagione sarà incentrata sul Torneo Galattico (o Guerra Galattica, che dir si voglia) fino a raggiungere lo scontro coi Cavalieri d'Argento; non c'è dato sapere se verrà riportata tutto lo scontro coi Silver Saint, o solo una porzione di quella storia, magari le prime battute della lotta; non si sa nemmeno se verrà considerato l'intermezzo coi Cavalieri Neri capitanati da Phoenix, ma in quanto pezzo essenziale per la caratterizzazione del Cavaliere della Fenice, spero proprio di si. 

Passando ad una questione più preoccupante, in una intervista per la rivista Shonen Jump, l'autore originale del manga, Masami Kurumada, non ha nascosto la speranza che la serie reboot possa finalmente conquistare il pubblico nordamericano. E fin qui, nulla di male se un autore spera che la sua opera raggiunga più fasce di pubblico. Il problema è che, proprio perché si sta cercando di fare un prodotto apparentemente più internazionale (con particolare attenzione verso gli USA) le sceneggiature sono completamente in mano a scrittori Statunitensi. E qui, sta la vera paura. Quando gli Americani sono chiamati a internazionalizzare qualcosa di Giapponese, quello che viene fuori non è quasi mai un buon prodotto. Si guardi il fiasco avvenuto in tempi non sospetti con Ghost In The Shell, o il remake USA mai avvenuto su Akira.


Ok, si, è un video parodia, ma descrive comunque in maniera cristallina tutti i rischi in cui possiamo incorrere in un prodotto sui Cavalieri creato principalmente per aggraziarsi gli abitanti di UncleSamLandia. Di seguito, eccovi lo staff scelto per questa difficile missione e qualche info su di loro.


Soggetto Originale: Saint Seiya di Masami Kurumada
  • Non sappiamo quanto Kurumanda sarà coinvolto nella realizzazione della serie, ma scommetto che il suo parere conterà qualcosa. O almeno, questo è quello che si spera.

Regia: Yoshiharu Ashino
  • Prolifico regista in giro dal 1989. Tra i suoi lavori più famosi abbiamo la regia di lungometraggi animati come Dragon Ball Z: La Storia di TrunksJustice League: The Flashpoint Paradox e altri seguiti dimmerda di classici Disney, come Cenerentola II o La Carica dei 101 II. Se il buongiorno si vede dal mattino.

Script: Eugene Son
  • Euguen Son sarà praticamente il masterplotter della serie. Nel senso che lavorerà sul soggetto originale, decidendo come organizzare gli eventi nella serie animata e come metterli in successione e con che criterio rivisitarli - se sarà necessario farlo - smistandoli poi di episodio in episodio. Si, per usare i termini tecnici corretti, Eugene Son sarà lo showrunner della serie. Tra i suoi lavori abbiamo principalmente serie animate del cazzo, molte di queste della Marvel rilasciate in questi anni, come Ultimate Spider-Man, Avengers AssembleHulk and the Agents of S.M.A.S.H. 

Sceneggiature: Gli sceneggiatori invece lavoreranno sullo script di Son, raccontando per bene gli eventi episodio per episodio, mettendoci i dialoghi e tutto quanto. Qui, arriva la parte più delicata, in quanto il team di sceneggiatori non presenta decisamente nomi eccelsi. Non mi piace fare gli articoli di news perché, a mio parere, è roba molto superficiale e fatta solo per azzeccare puerili visitelle. Se proprio devo farle, le faccio così, informandomi bene sulla gente messa al lavoro su certe opere. E siccome I Cavalieri Dello Zodiaco sono per me tanto sacri quanto l'Uomo Ragno, era bene informarsi sulla gente messa al lavoro sulla probabile americanata di Saint Seiya. E insomma, la formazione della writer's room - per usare i termini giusti - è formata da eccellenti scarsoni; gente che ha lavorato (a parte alcuni nomi) a cartoon decisamente non strabilianti e parecchio brutti. Vediamoli più nel dettaglio, citando magari qualche opere a cui hanno contribuito:
  • Benjamin Townsend: tra i lavori, Thunderbirds Are Go e Teenage Mutant Ninja Turtles del 2003. Sulla prima non posso dire, ma quella delle Tararughe ci stava assai;
  • Shannon Eric Denton: che ha lavorato più come storyboarder in serie animate come Justice League, Ultimate Spider-Man e Avengers: Earth's Mightest Heroes, oltre che al primo God Of War. Però ha scritto anche qualche episodio di Ben 10, Avengers Assemble e Justice League Action;
  • Thomas F. Zahler: la cui bibliografia conta poca roba, un episodio di Ultimate Spider-Man, dei corti e il film Introducing Dwayne Browning;
  • Joelle Sellner: forse il nome con il curriculum più imbarazzante, in quanto abbiamo tra i suoi lavori abbiamo Jackie Chan Adventures. Non so voi, ma farei andare in galere chiunque abbia lavorato a quella serie animata dimmerda con Jackie Chan;
  • Travis Donnelly: sceneggiatore poco familiare con l'animazione, ma tanto con le serie del cazzo, dato che il sui cv conta di seriacce come Hawaii O-Five e Mississipi Men.  Anche lui, poca esperienza nelle sceneggiature, ma molta come produttore: di pile e pile di stronzate, ma sorvoliamo;
  • Thomas Pugsley: indubbiamente il meno peggio, in quanto tra i suoi lavori abbiamo Teen Titans Go!, Batman: The Brave And The Bold e Young Justice, serie animate di tutto rispetto (la terza soprattutto);
  • Saundra Hall: su di lei non sono riuscito a trovare molte informazioni, ma ha lavorato su Teenage Mutant Ninja Turtles del 2003;
  • Shaene Siders: autore poco conosciuto e alla scarsa bibliografia, però tra i suoi lavori abbiamo Avengers Assemble e il film Storage;
  • Patrick Rieger: anche per lui, poca roba, qualche episodio di Justice League Action e un ruolo di coordinatore delle sceneggiature per Thunderbirds Are Go.

Ora, so che tra dire e il fare c'è di mezzo e il, però sul versante sceneggiatura siamo messi piuttosto male. So che la gente appena sente che qualcosa verrà portato su Netflix, scatta il delirio e scappa la parola "capolavoro": soprattutto se si parla di un remake sui Cavalieri. Però penso che non molti facciamo questo lavoro, ciò di andarsi a vedere il personale scelto per la realizzazione delle serie e la maggior parte dei membri dello staff per la rivisitazione Netflix ha lavorato a serie proprio del cazzo. Va anche detto, che non è detto che siano totalmente degli scarsoni e, magari, con un target diverso dalle serie principalmente indirizzate a bambini e "protetti" da una piattaforma on-demand, tirino fuori le palle. Però va anche detto che non possiamo saperlo e bisogna giudicare su quello che c'è sul piatto: e il piatto piange talmente tanto, che son cinque mesi che è in terapia. 


Character design: Terumi Nishii
  • Disegnatrice piuttosto nuova nell'ambiente, ma si è già fatta notare per aver realizzato i design di serie come Le Bizzarre Avventure di JoJo: Diamond Is Unbreakable, il film Una Ragazza Alla Moda e qualcosina per Saint Seiya Omega. Il suo stile devo dire che non mi dispiace e rispecchia molto quello di Kurumanda senza che la Nishii si omologhi troppo a quello di Kurumanda, tenendo un buon compromesso tra eredità e tradizione. Dopo la nomina, l'autrice è molto attiva su Twitter e ha caricato dei bozzetti preparatori per i design dei cavalieri, che poi saranno realizzati in stile Pixar. Vi metto quelli che mi sono piaciuti di più. 





Design delle armature: Takashi Okazaki
  • E qui, possiamo dire di essere in una botte di ferro, in quanto visual designer e graphic designer davvero eccezionale. Tra i suoi lavori abbiamo il manga e poi anime Afro Samurai realizzato interamente da Okazaki in veste di autore completo. Spero che la sua esperienza e bravura nel campo servano agli sceneggiatori per aggiustare il tiro e lasciare da parte le americanate e avvicinarsi ad un modello di scrittura più nipponico. Spero anche - in caso di redesign completo delle vestigia - che crei delle armature che siano un buon compromesso tra la versione del manga e quella dell'anime: che, per chi non lo sapesse, differiscono di molto. Qualche immagine random per farvi capire il suo stile:





E questo è quanto gente. Come avete potuto leggere, apprezzo l'idea e il team di disegnatori, però mi sale la preoccupazione se penso al target e al team di sceneggiatori scelti. Ho paura esca fuori l'americanata, ma staremo a vedere. Voi invece, che ne pensate? Avete più fiducia in questo progetto, o nutrite le mie stesse preoccupazioni? Fatecelo sapercelo!

- Symo

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