Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin III, I Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con SECRET WARS: JOURNAL/BATTLEWORLD.
Dati Generali:
Dati Generali:
Testi: Pru Shen, Matthew Rosenberg, Kevin Maurer, Simon Spurrier, Frank Tieri, Scott Aukerman, Mike Benson, Sina Grace, Jen Soska, Sylva Soska, Aaron Alexovich, Joshua Williamson, Ed Brisson, David F. Walker, Donny Cates, Ivan Brandon, Ryan Ferrier, James Stokoe & Peter David
Disegni: Ramon Bachs, Luca Pizzarri, Cory Smith, Jonathan Marks, Richard Isanove, RB Silva, Laura Braga, Ken Lashley, Alec Morgan, Diogo Saito, Mike Henderson, Scott Hepburn, J.J. Kirby, Marco Turini, Aaron Conley, Logan Faerber, Paul Pope & Daniel Valadez
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Secret Wars: Journal (Vol. 1) #1-#5 & Secret Wars: Battleworld (Vol. 1) #1-#4
Prezzo: ND
Trama:
Battleworld è un mondo caotico, primordiale e troppo selvaggio per essere gestito. Diverse versioni alternative di diversi mondi uniti tutti assieme e che cercano di vivere le loro vite, spesso togliendo la libertà a chi la impone. In questa raccolta, vengono riuniti i numeri delle miniserie antologiche SECRET WARS: JOURNAL e SECRET WARS: BATTLEWORLD in cui vengono raccontati le singole vite di tutti giorni di alcuni abitanti di Battleworld.
Il mio Parere:
Da House Of M in poi, la Marvel ha sempre avuto questa "usanza" di rilasciare una miniserie dove i numeri della suddetta fossero composti da storie brevi realizzate o da grandi nomi dei comics, o da artisti esordienti; così, giusto per saggiare la bravura delle new entry, oppure dare libero spazio ai veterani per sfogare la loro cazzoneria/voglia di sperimentare sfruttando personaggi noti della Casa Delle Idee. Il difetto/pregio di miniserie come questa, è che molte delle storie possono sicuramente lasciare il segno per la loro particolarità, ma tante altre possono essere scordate in fretta per due motivi: la loro poca eccezionalità, oppure perché strettamente legate all'evento a cui sono collegate; anche perché, molte di loro sono state realizzate magari per pubblicizzare qualche altra miniserie, come per esempio la prima storia pubblicata su Secret Wars: Journal #1 che invita il lettore ad andarsi a leggere Siege. Questo, è per dare un giudizio complessivo se si conta la visione d'insieme. Se invece si vuole entrare più nel merito delle storie, beh, essendo un formato antologico, ogni storia va valutata a sé. Ma siccome sarebbe troppo dispersivo farlo, e soprattutto siccome molte di loro sono storie talmente anonime da non meritare un commento, qui di seguito verranno commentate solo le storie che meritano una lettura o una menzione d'onore. E via che si va!
The Hunt (testi/disegni: Kevin Maurer/Cory Smith, su Secret Wars: Journal #2)
Paladin e Misty Knight calati in un contesto narrativo che è un misto tra Miami Vice, Drive e GTA: Vice City. O meglio, più che "calati in un contesto", diciamo che sono bellamente sfruttarti per questa piccola storiella della durata scarsa di una decina di pagine, che è quanto più di anni '80 potrete trovare oggi: sia in termini di disegno, che in termini di storytelling. Roba che manco quella sigla dei Simpson. Divertente poi anche il riutilizzo di celebri villain della Marvel, ricaratterizzati secondo gli stereotipi classici della narrazione anni '80.
Who Killed Tony Stark? (testi/disegni: Frank Tieri/Richard Isanove, su Secret Wars: Journal #3)
Classico, breve e brillante noir anni '40 che avrebbe sicuramente fatto sorridere i maestri del genere come Raymond Chandler. La cosa che lo rende particolare è, ovviamente, il modo in cui l'affezionatissimo (da parte del sottoscritto) Frank Tieri riesce a sfruttare la componente multiversale di Secret Wars per aggiungere un colpo di scena inaspettato alla narrazione. Ottimo il taglio narrativo di Tieri, perfettamente in linea con la caratterizzazione di Wolverine. Le matite del Maestro Richard Isanove poi aumentano a calarsi nell'atmosfera.
Risk Of Infection (testi/disegni: Jen Soska/Sylvia Soska/Alec Morgan, su Secret Wars: Journal #5)
In teoria, questa sarebbe una di quelle storie dimenticabili e strettamente legate all'evento. Ma cos'è che, invece, merita una menzione d'onore? Perché mi ha ricordato tantissimo le caratteristiche e la "ferocia" narrativa che The Walking Dead ha perso col tempo, complice una ri-caratterizzazione di Linda "Infermiera di Notte" Carter in una cazzutissima versione fumettistica di Alice Abernathy della saga cinematografica di Resident Evil. La conclusione, poi, è piuttosto imprevedibile e lascia il segno. Disegni invece passabili; Alec Morgan sembra più un Eduardo Risso dei poveri, ma ci sta.
Soldier Supreme (testi/disegni: Joshua Williamson/Mike Henderson, su Secret Wars: Battleworld #1)
Un Punitore con i poteri magici del Dr. Strange affronta l'Uomo Ragno, Ghost Rider, Hulk e Wolverine: i Nuovi Fantastici Quattro. Solo questo dovrebbe attirare la vostra attenzione e convincervi alla lettura di queste dieci pagine fatte di botte brillantemente illustrate da Mike Henderson (disegnatore molto sulle stile di Declan Shalvey). Serve altro per convincervi? Ok. Siete proprio sicuro che la storia giri solo intorno all'azione e che il protagonista sia il Punitore?
A Thousand Cuts (testi/disegni: Ivan Brandon/Aaron Conley, su Secret Wars: Battleworld #3)
Wolverine dice sempre di essere il migliore in quello che fa. Ma tutti gli Wolverine sono i migliori in quello che fanno? Le versioni alternative dell'Artigliato Canadese, alcune inventate ex-novo per l'occasione, si danno battaglia in questa storia per decidere chi è il migliore in quello che fa. E qui, veramente, non vi serve nient'altro per addentrarvi nella lettura. Questa coppia di artisti deve essere assolutamente tenuta d'occhio; i numeri ce li hanno e si vede!
World War Ant (testi/disegni: Ryan Ferrier/Paul Pope, su Secret Wars: Battleworld #3)
Già. Inizia e finisce così. Semplicemente geniale.
Silver Surfer VS Galactus (testi/disegni: James Stokoe, su Secret Wars: Battleworld #4)
Più che per la trama in sé, che alla fine è solo una rilettura stile egizia delle origini di Silver Surfer e la sua relazione con Galactus, la storia va valorizzata per i disegni di triplice influenza: tradizione indie, pop e Moebius.
Conclusione:
Secret Wars: Journal/Battleworld è una godibile panoramica sul mondo di Battleworld, con alcune storie pregevoli e degne di essere ricordate, ma tante altre da dimenticare.
- Symo
The Hunt (testi/disegni: Kevin Maurer/Cory Smith, su Secret Wars: Journal #2)
Paladin e Misty Knight calati in un contesto narrativo che è un misto tra Miami Vice, Drive e GTA: Vice City. O meglio, più che "calati in un contesto", diciamo che sono bellamente sfruttarti per questa piccola storiella della durata scarsa di una decina di pagine, che è quanto più di anni '80 potrete trovare oggi: sia in termini di disegno, che in termini di storytelling. Roba che manco quella sigla dei Simpson. Divertente poi anche il riutilizzo di celebri villain della Marvel, ricaratterizzati secondo gli stereotipi classici della narrazione anni '80.
Who Killed Tony Stark? (testi/disegni: Frank Tieri/Richard Isanove, su Secret Wars: Journal #3)
Classico, breve e brillante noir anni '40 che avrebbe sicuramente fatto sorridere i maestri del genere come Raymond Chandler. La cosa che lo rende particolare è, ovviamente, il modo in cui l'affezionatissimo (da parte del sottoscritto) Frank Tieri riesce a sfruttare la componente multiversale di Secret Wars per aggiungere un colpo di scena inaspettato alla narrazione. Ottimo il taglio narrativo di Tieri, perfettamente in linea con la caratterizzazione di Wolverine. Le matite del Maestro Richard Isanove poi aumentano a calarsi nell'atmosfera.
Risk Of Infection (testi/disegni: Jen Soska/Sylvia Soska/Alec Morgan, su Secret Wars: Journal #5)
In teoria, questa sarebbe una di quelle storie dimenticabili e strettamente legate all'evento. Ma cos'è che, invece, merita una menzione d'onore? Perché mi ha ricordato tantissimo le caratteristiche e la "ferocia" narrativa che The Walking Dead ha perso col tempo, complice una ri-caratterizzazione di Linda "Infermiera di Notte" Carter in una cazzutissima versione fumettistica di Alice Abernathy della saga cinematografica di Resident Evil. La conclusione, poi, è piuttosto imprevedibile e lascia il segno. Disegni invece passabili; Alec Morgan sembra più un Eduardo Risso dei poveri, ma ci sta.
Soldier Supreme (testi/disegni: Joshua Williamson/Mike Henderson, su Secret Wars: Battleworld #1)
Un Punitore con i poteri magici del Dr. Strange affronta l'Uomo Ragno, Ghost Rider, Hulk e Wolverine: i Nuovi Fantastici Quattro. Solo questo dovrebbe attirare la vostra attenzione e convincervi alla lettura di queste dieci pagine fatte di botte brillantemente illustrate da Mike Henderson (disegnatore molto sulle stile di Declan Shalvey). Serve altro per convincervi? Ok. Siete proprio sicuro che la storia giri solo intorno all'azione e che il protagonista sia il Punitore?
A Thousand Cuts (testi/disegni: Ivan Brandon/Aaron Conley, su Secret Wars: Battleworld #3)
Wolverine dice sempre di essere il migliore in quello che fa. Ma tutti gli Wolverine sono i migliori in quello che fanno? Le versioni alternative dell'Artigliato Canadese, alcune inventate ex-novo per l'occasione, si danno battaglia in questa storia per decidere chi è il migliore in quello che fa. E qui, veramente, non vi serve nient'altro per addentrarvi nella lettura. Questa coppia di artisti deve essere assolutamente tenuta d'occhio; i numeri ce li hanno e si vede!
World War Ant (testi/disegni: Ryan Ferrier/Paul Pope, su Secret Wars: Battleworld #3)
Già. Inizia e finisce così. Semplicemente geniale.
Silver Surfer VS Galactus (testi/disegni: James Stokoe, su Secret Wars: Battleworld #4)
Più che per la trama in sé, che alla fine è solo una rilettura stile egizia delle origini di Silver Surfer e la sua relazione con Galactus, la storia va valorizzata per i disegni di triplice influenza: tradizione indie, pop e Moebius.
Conclusione:
Secret Wars: Journal/Battleworld è una godibile panoramica sul mondo di Battleworld, con alcune storie pregevoli e degne di essere ricordate, ma tante altre da dimenticare.
- Symo
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