Come si era detto qualche post fa, questo non è un blog molto "mondano". Nel senso che non si perde troppo in chiacchiere, non posta troppe cose sui social, non fa troppe comunicazioni e, insomma, si concentra solamente sui suoi articoli. A volte la cosa non va troppo bene, dato che - quando si presentano certe occasioni - ci si dovrebbe fermare un attimo, posticipare l'importanza della scrittura, fermarsi a festeggiare.
Non so dire il momento preciso, ma stiamo parlando di un periodo compreso tra la fine di Dicembre 2017 e l'inizio di Gennaio 2018, questo blog ha superato le 130.000 visite. Sicuramente per qualcuno non è poi questo grande risultato, ma per me lo è. Se una di quelle 130.000 rappresenta una persona, questo vuol dire che - da quando ho cambiato piattaforma - questo blog è stato letto da 130.000 persone dal 2015 fino ad oggi. 130.000 persone che hanno... che mi hanno dedicato una manciata di minuti della loro vita per leggere quanto scrivo, magari andandosene pure incazzati perché non gli è piaciuto quanto hanno letto, oppure rimanendone soddisfatti. 130.000 persone.
Quando arrivano queste occasioni, ammetto che cerco sempre di evitare di scriverne. Ma non per mancanza di rispetto verso le persone che perdono del tempo per leggermi, più che altro perché, in questi momenti, le parole vengono sempre meno e si finisce sempre per dire le stesse quattro cagate. Però mi rendo anche conto che, se quelle quattro parole in croce di ringraziamenti vengono dal cuore, anche se sarà un discorso pieno di cliché, sarà comunque apprezzato: perché sarà si come tutti gli altri, ma quanto meno sarà sincero e onesto, quindi speciale per qualcuno.
Quindi, a tutti voi, vi si deve un doveroso Grazie. Come dico sempre, uno può anche essere Stephen King, ma se non ha il coraggio di esporsi e - soprattutto - se non ci sono persone che si buttano e hanno il coraggio di leggere quello che scrive, uno rimarrà Stephen King nella sua cantina. Quindi, di nuovo, Grazie e Grazie e Grazie e Grazie e Grazie a tutti voi lettori che avete contribuito a farmi raggiungere questo risultato. E' la prova che l'investimento che feci tre anni prima sta andando a buon fine. Offritevi una birra, o il drink che più preferite, e festeggiate alla vostra. Ve lo meritate.
Quando arrivano queste occasioni, ammetto che cerco sempre di evitare di scriverne. Ma non per mancanza di rispetto verso le persone che perdono del tempo per leggermi, più che altro perché, in questi momenti, le parole vengono sempre meno e si finisce sempre per dire le stesse quattro cagate. Però mi rendo anche conto che, se quelle quattro parole in croce di ringraziamenti vengono dal cuore, anche se sarà un discorso pieno di cliché, sarà comunque apprezzato: perché sarà si come tutti gli altri, ma quanto meno sarà sincero e onesto, quindi speciale per qualcuno.
Quindi, a tutti voi, vi si deve un doveroso Grazie. Come dico sempre, uno può anche essere Stephen King, ma se non ha il coraggio di esporsi e - soprattutto - se non ci sono persone che si buttano e hanno il coraggio di leggere quello che scrive, uno rimarrà Stephen King nella sua cantina. Quindi, di nuovo, Grazie e Grazie e Grazie e Grazie e Grazie a tutti voi lettori che avete contribuito a farmi raggiungere questo risultato. E' la prova che l'investimento che feci tre anni prima sta andando a buon fine. Offritevi una birra, o il drink che più preferite, e festeggiate alla vostra. Ve lo meritate.
- Symo
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