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martedì 5 luglio 2016

Conan Il Barbaro (1982) - la recensione (Pick A Card-Cer #75)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di CONAN IL BARBARO (1982).


Trama:
Il film si svolge in un età fantastica chiamata "Età Hyboriana" che si colloca tra l'età del ferro e quella immediatamente precedente alla nascita della civiltà. Dopo aver assistito allo stermino del suo villaggio e l'uccisione dei suoi genitori da parte di un gruppo di guerrieri arrivati a cavallo, il giovane cimmero Conan viene fatto schiavo insieme ad altri bambini da quest'ultimi guerrieri e costretto ai lavori forzati per anni dove, grazie a questi sforzi, cresce forte, vigoroso e con un fisico possente. Viene salvato dalla sua condizione da un uomo che lo compra e da schiavo lo trasforma in un lottatore impegnato poi in scontri clandestini da gladiatore. Dopo aver viaggiato in lungo e in largo e dopo aver combattuto contro avversari di tutto il mondo apprendendo svariate tecniche di combattimento, una notte, lo stesso uomo che l'aveva comprato gli dona la libertà come premio per l'ennesima vittoria. Ora libero, Conan cerca gli uomini con lo stemma del serpente, gli stessi che hanno ucciso i suoi cari e schiavizzato per anni al fine di vendicarsi

Il mio Parere:
Ho cercato di guardareMettiamo le mani avanti, i presupposti perchè questo film avrebbe potuto essere un fallimento c'erano tutti, come per esempio: un protagonista dalla parlata ancora troppo influenzata dalle origini tedesche il cui suo evidente unico punto di forza era il fisico da culturista; l'intenzione del regista John Millus di portare sul grande schermo un personaggio allora piuttosto sconosciuto; un trama molto esile con pochi dialoghi e di poco spessore; locations imprecise e fuse con altre civiltà storiche. Eppure, tutti questi punti apparentemente deboli appaiono come i maggiori punti di forza della pellicola. Il futuro Terminator infatti si trova bene nella parte del guerriero che parla poco e mena tanto (cosa che verrà confermata anche nei suoi successivi film) finendo per empatizzare il personaggio e creando così una caratterizzazione unica ed iconografica. Anche la scelta di lasciare più spazio ad immagini e suoni, intensificando così gli scontri e le scene d'azione per poi sottolinearne la brutalità, la drammaticità e l'estrema violenza presente in essi funziona decisamente nonostante la scelta di presentare una trama più semplice, meno articolata e con meno frasi ad affetto o discorsi....che poi, pensandoci bene, s'addice di più ad uno che è conosciuto con il soprannome di "Il Barbaro". Il lungometraggio presenta anche qualche effetto speciale all'avanguardia nonostante gli allora pochi mezzi che si avevano (in fatto di effetti speciali, s'intende) come teste mozzate incredibilmente realistiche ad altri espedienti usati per rappresentare alcune creature magiche all'interno del film, la colonna sonora è molto evocativa e trascinante, le locations nonostante la loro imprecisione sono assolutamente fedeli alla caratterizzazione di Howard (dato che nemmeno lui aveva precisato con esattezza la loro collocazione temporale) e si evige anche qualche riferimento storico.

Conclusioni:
Conan Il Barbaro è un film che ha lanciato un icona del cinema e anche un genere un pò troppo poco sfruttato (l'heroic fantasy). E' un lungometraggio piacevole e di poche pretese ma è proprio per questo che riesce comunque a catturare l'attenzione ed ad essere interessante (nonostante l'aparenza possa ingannare) e tenere incollati allora schermo perfetto per passare le serate in compagnia. Tripudio di spade e lotte, sangue e muscoli, viene mostrata grezzamente la forza e il potere, un cult del cinema e del genere imperdibile per gli appassionati.

- Symo

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