Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di ROMANZO CRIMINALE.
Trama:
Italia, anni '70. Nella capitale della nazione tricolore si convertono al crimine tre ragazzini che dalla notte in cui ruberanno una macchina daranno al via ad un escalation di malefatte che li porterà ad abbracciare un sogno che, presto o tardi, sarà la ragione di vita del trio: costruire un organizzazione criminale ed assoggettare Roma ai loro piedi, conquistandola e diventandone i padroni. In una storia che si sviluppa in 25 anni, intrecciandosi con i momenti più oscuri dell'Italia e dall'alternarsi dei suoi capi (il Libanese, il Freddo e poi il Dandi) il Commissario Scialoia cerca di fermare questa violenta e spietata banda.
Il mio Parere:
Tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo, il lungometraggio ha ricevuto il plauso della critica e del pubblico, mostrandosi non solo come un film accattivante, originale, dal ritmo incalzate, dalle atmosfere frenetiche, mozzafiato e brillanti ma anche una fedele ricostruzione degli anni '70 e '80 e abbastanza fedele all'opera da cui è tratta. Certo, non si può dire che sia fedele al 100% ai fatti realmente accaduti dato che lo stesso romanzo da cui è tratto si ispira ad una banda criminale realmente esistita in Italia conosciuta come La Banda della Magliana (a cui vennero attribuiti legami con Cosa nostra, Camorra e 'Ndrangheta, ma anche con esponenti del mondo della politica, della massoneria, come la loggia P2 di Licio Gelli, della estrema destra eversiva, dei servizi segreti e del Vaticano) dove già nello stesso romanzo molti elementi vengono cambiati poichè il libro è un racconto, non uno specchio sulla realtà dei fatti (anche se l'ispirazione è quella). Una regia e una sceneggiatura intelligente (che ha ben analizzato dove poter effettuare eventuali cambiamenti dell'opera originale) e un vero e proprio cast d'eccezione, il "best of" dei migliori attori che l'Italia potesse offrire, tra cui: Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Savino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca e Anna Mouglalis, hanno permesso al film di vantare di recitazioni convincenti che non hanno fatto altro che giovare la buona fama che gironzola attorno al lungometraggio. Oltre alla storia fittizzia della banda della Magliana, il film ripecorre alcuni fatti di cronaca che hanno colpito per davvero "il bel paese", come (giusto per citarne qualcuno) il rapimento e il ritrovamento di Aldo Moro, l'attentato alla stazione di Bolgona e l'indagine Mani Pulite.
Conclusioni:
Il regista Michele Placido mette a segno un colpo che centra tutti gli obiettivi che poteva centrare, creando un opera complessa, raffinata e di rara bellezza costellata da personaggi dallo spesso psicologico e caratteriale da sembrare quasi veri, da riuscire quasi a toccarli se si allunga solo un poco la mano verso le schermo, così veri da addirittura capire i perchè delle loro scelte "nobili" come la vendetta o la criminalità, così ansiosi di vivere che piuttosto che “annà a bollà 'na cartolina tutta 'na vita” hanno preferito scegliere uno stile di vita dove "male che vada, c'ammazzano"; questo non è "giustificare" i personaggi per le loro scelte, ma semplicemente mostrare le loro ragioni con in più, una dark lady interpretata da Anna Mouglalis vero perno dei rapporti tra il mondo dei 'buoni' (anche loro, in bilico tra bene e male) e quello di coloro che buoni non saranno mai.
- Symo
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